CUBO - GIANANTONIOMURATORI

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CUBO

 
1989
CUBO 
Deposito per modello di utilità N° MI 91U000672


La relazione di deposito così descrive il Cubo:
RIASSUNTO
Mobile camera da letto, costituito da un letto posto a un’altezza tale da definire al di sotto un vano armadio, caratterizzato dal fatto di comprendere una pedana scendiletto, così da potere sia camminarci sopra o sostare in piedi, anche all’interno di alloggi alti 270 cm come da attuale regolamento edilizio, sia sedersi sul letto e di conseguenza salirci e scenderne agevolmente.
 






La pedana scendiletto è collegata ad una scala formata da gradini con pedate e alzate sviluppate indicativamente secondo la formula di manuale 2 alzate + 1 pedata = 63 cm.
Poiché le caratteristiche del vano armadio rispettano l’altezza di un armadio, ma non la sua profondità, e sono simili ad una cabina armadio, pur non rispettandone l’altezza, è previsto l’uso di carrelli appendiabiti.

Tutto torna, anche gli ingombri della scala (F) e della zona scendiletto (H) che corrispondono alla profondità del letto (G). Sopra il letto c’è lo spazio per ogni evoluzione: si possono alzare tese le braccia e le gambe, starci seduti, ginocchioni, ecc. 
Invece, nei letti a soppalco, se la camera è alta 270 cm, si sale e si scende (e si dorme) come se si fosse nella cuccetta alta di un treno.


DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un mobile camera da letto che costituisce un nuovo tipo di mobile, pur derivando da tipi noti ed eterogenei.
Il letto, di cui è difficile stabilire data o luogo di origine, è stato oggetto nei secoli di innumerevoli studi e variazioni, ma è rimasto nella sostanza sempre uguale: un piano soffice ed elastico sul quale sdraiarsi per riposare o dormire e alto dal pavimento tanto da essere possibile salirci o scendere con comodità. 


(...)
Il nuovo tipo di mobile camera da letto, che si configura in realtà come sistema d’arredo componibile,consente di accedere al letto come se fosse posto a pavimento e utilizza sempre interamente sia il volume sottostante ad esso, sia quello posto sotto la pedana scendiletto.
E’ recuperato così nella camera lo spazio destinato all’armadio e ciò avviene anche, e ancor più, nel caso di letto a due piazze.
E’ da considerare inoltre che il fronte corrispondente alla testiera, nel caso essa non sia addossata al muro, può essere libreria e che anche i fianchi a lato della pedana scendiletto possono essere protetti e schermati da pannelli parete, così da consentire uno stacco funzionale che crea con autonomia, a ridosso di essi, zone destinate al pranzo, al soggiorno, al gioco, ecc.
E’ possibile pertanto intervenire all’interno degli alloggi, a livello di

architettura d’interni, nella ridistribuzione delle superfici destinate, spesso in modo sproporzionato, alla zona giorno e locali della zona notte. Ciò consente di migliorare l’organizzazione degli spazi relativi all’ospitalità, allo studio, al lavoro domestico o agli hobby e tende, come l’attuale produzione mobiliera, verso una morfologia dell’arredo basata nei vari locali su di un unico sistema tecnologico ed estetico.

 
 
 
Poiché infine l’invenzione, di carattere fondamentalmente tipologico, consente di utilizzare materiali e adottare soluzioni tecnologiche e morfologiche senza limiti, sono possibili


innumerevoli varianti ad essa, ma tutte ad essa subordinate e pertanto rientranti sotto tutela dell’attuale brevetto.


 
 
Il Cubo è sottoposto ad alcune decine di aziende leader nel settore del mobile.
Industriali, tecnici di produzione e responsabili commerciali della Brianza, del Veneto e delle Marche ne valutano l’eventuale interesse, ma dopo più di 


un anno all’attivo c’è solo il consiglio di rivolgersi ai produttori di camerette. 
Illustrato con una nuova serie di disegni più adatti alle camere per ragazzi il Cubo viene proposto come Cameretta alle aziende.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Nell’autunno 1990 l’industria inizia a produrre il nuovo tipo di mobile camera da letto e in breve tempo un numero sempre maggiore di aziende di camerette inserisce in catalogo letti alti, affiancati da pedane e scalette.
Ogni mobiliere, pur essendo sempre in cerca di novità, ha bisogno di disporre delle novità dei concorrenti per potersi allineare. Il brevetto perciò è considerato spesso un laccio oltre che



una garanzia e molte aziende di conseguenza basano la propria strategia più sulla forza commerciale che sul deposito. Un brevetto da solo non difende dalle contraffazioni e dalle copie, tuttavia è il presupposto indispensabile per avviare un'azione legale. Detto questo, ecco una panoramica di camerette di aziende diverse, tutte prodotte in data successiva al deposito del Cubo.


 
 
 
 gianantonio.muratori@gmail.com





 
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